Fideiussione

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Fideiussione per affitto, di cosa si tratta e come funziona

Tra le varie forme di pagamento legate alle locazioni immobiliari c’è quella delle fideiussioni per l’affitto. Tale prestazione economica è una forma di fideiussione specifica per gli affitti che viene adottata dai proprietari di casa per assicurarsi una copertura sul pagamento dei contratti sia commerciali che ad uso abitativo. La fideiussione per affitto prevede la presenza di un fideiussore terzo, che sottoscrive un contratto da affiancare a quello canonico d’affitto e che garantisce con la sua firma l’eventuale pagamento di alcune rate, qualora l’affittuario sia impossibilitato a farlo per problemi economici o di altra natura. Il soggetto terzo manterrà dunque rapporti col proprietario che affitta l’abitazione per tutta la durata del contratto di locazione.


La fideiussione per affitto scade col contratto di locazione; per rinnovarla bisognerà dunque stipulare un nuovo atto con nuova firma del fideiussore terzo. La fideiussione per affitto, sia assicurativa che finanziaria, grazie alla garanzia di pagamento del terzo, consente inoltre la possibilità di usufruire del proprio denaro senza congelarlo. Il garante della fideiussione, se non rispetta i termini e i tempi di pagamento potrebbe avere problemi sul suo patrimonio personale. Le fideiussioni per affitto vengono avanzate ad una agenzia immobiliare, a una assicurazione oppure a un intermediario finanziario; I documenti necessari alla richiesta della fideiussione per affitto sono: copia del Certificato Camerale per i contratti commerciali; dichiarazione dei redditi del contraente; copia del contratto o preliminare di locazione; copia della carta d’Identità; copia del codice fiscale.

Fideiussione

Quello che ci preme sottolineare fin dall’inizio è che non si tratta di un’assicurazione che interviene a pagare l’affitto al proprietario se questo non viene corrisposto dall’inquilino, ma bensì di una fideiussione, ovvero di una garanzia aggiuntiva alla solvibilità dell’inquilino che interviene laddove quest’ultimo si trovi in uno stato di morosità; una volta liquidato l’importo dovuto al proprietario, la compagnia non andrà a dare “una pacca sulle spalle” all’inquilino, ma farà tutto il possibile per recuperare i soldi anticipati al proprietario rivalendosi su di esso.


È giusto che l’inquilino sappia che non sta firmando un contratto che si sostituisce a lui nel caso in cui non voglia più pagare l’affitto, ma semplicemente un’ulteriore garanzia di solvibilità sulla sua persona, affinché il proprietario non abbia remore nel concedergli il proprio appartamento attraverso un contratto di locazione.

La fideiussione prevede l’escussione a prima richiesta con un tempo di attesa pari a 30 giorni; vediamo cosa significa. Il termine “a prima richiesta” indica che la compagnia che ha rilasciato la garanzia non si può avvalere del diritto di recuperare in primis le spettanze non pagate dall’inquilino per poi liquidarle al proprietario, ma deve prima erogare a quest’ultimo ciò che è stato pattuito sul contratto per poi tentare di recuperare quanto possibile dal primo.


Il periodo di 30 giorni prima nominato indica il lasso di tempo che trascorre dalla richiesta di liquidazione fatta dal proprietario all’escussione della somma dovuta. È molto importante comprendere la procedura che il proprietario deve mettere in atto per ottenere l’escussione.